La forma del sesso

Fu in una sera qualunque
mentre stavo alla deriva
colorasti un sogno di mille colori su una mano sola.
E fu gioco di mani a seguire i contorni
le tue mani disegnanti orli frastagliati e indicibili abissi.
Fu in una sera qualunque
su un ponte in bilico tra due sere lontane
regalavi e ti davi il mistero della gioia.
Forse facevi finta
di piegare i ginocchi
ma ci sapevi fare e restavo incantato a sognare
tutti quei colori non mi hanno più lasciato
li porto sempre con me
nelle tasche pesanti
sono sempre con me nell’ aria, nei fiori e in tutte le cose.
Appari ovunque nei tagli lungo le dorsali
nei corpi con volti nascosti da ombre e tagli di stoffe
e di questo ringrazio la vita che è stata e quella che sarà
ringrazio il mistero di te e della gioia che non sai troppo trattenere
e saranno sempre scenari di sogno dove fermarsi incantato a sognare.

..

Da te si viene senza ritorno.

E io non posso non tornare.

Si viene per piccole grandi e continue morti.

E non posso morire.

Così sogno di venire, e sognando muoio un po’.

E in fondo è quello che vuoi, e che puoi, solo un sogno.

Devo veder crescere i nipotini,

devo vederli staccarsi un po’,

da me,

per una caccia al tesoro,

per un amico o un amore.

Poi spero di diventare il tesoro.

Allora verrò, e non ricorderò perchè.

Verrò ad affondare il viso nelle pieghe tra i seni.

Eppure, nonostante la gente, tutta questa sabbia ha un che di desertico.

(ognuno in fondo perso dentro ai fatti suoi)

Ci sono anche vecchie impronte di zoccoli di cammello, e datteri pelosi appesi ai rami secchi.

Ma è solo il normale sfaldamento dei corpi al sole.