La città brillava quella sera,
brillava di stelle e luci e colori.
e non erano in cielo,
ma su tutti i muri,
e qualcuna cadeva a terra.
Lo so, è una fila di proiettori a disegnarle,
è solo una cosa commerciale,
per attirare gente,
possibili acquirenti ai mercatini di Natale.
Ma la città brillava e i muri parlavano
e quella era proprio la mia città,
la piazza dove saltavo da un lastrone della pavimentazione all’ altro
attento a non finire sulle fughe.
La piazza fin dove a volte arrivava il lago
che ci potevi entrare con la biciclettina.
Però neanche da bimbo è mai stata così piena di stelle.
Non c’ èra il bimbo quella sera,
c’ero solo io, con tutti gli anni che ho,
con gli occhi pieni di stelle,
a rincorrere quelle cadute per saltarci dentro.
Dicono che per ogni stella caduta c’è un desiderio
Chissà se da dentro la stella il desiderio vale di più.
Io spero di sì,
anche se non lo saprò
perchè non era neanche per me.
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