Solo un ricordo

Questo è solo un ricordo.
C’era una volta una principessa
e tutte le altre bimbe sue ancelle le stavano attorno
in cerchio, di spalle per non guardare
e per nascondere alle signorine della coloniquel bacio innocente di bimbi.
Era un caldo pomeriggio d’ estate nelle ore del riposo.
Scordai per un pò la casa lontana e il lento passare del tempo
c’era solo la fiaba e la meraviglia
questo era una fiaba e una principessa
e anche la colonia estiva era bella, come un castello.
Svanì però veloce
esattamente il pomeriggio dopo quando scelse un altro bimbo
che facciano così le principesse?
Per non invecchiare?
Come le muse?
Per restare vive e giovani nel ricordo?
Perchè è questo che è rimasta
un’ eterna bimba vestita di meraviglia.
Chissà dov’è oggi,
se è ancora quell’ eterna bimba
prigioniera del suo castello
in un eterno pomeriggio estivo
o se si inchina alla lavastoviglie,
sfiorito bocciolo più volte sbocciato
e riempie il frigo
agita i seni al davanzale
al ritmo della tovaglia da sbattere
per la gioia degli uccellini.

Riflessi

Qui sulla parete in fondo c’è uno specchio che non riflette nulla
eppure è pieno di magia
perchè magia è il sogno.
C’è la mia zingara ormai fuggita dalla sua cornice
c’è la ballerina oggi invisibile con cui danzavo senza toccare terra
c’è qualcuno che ci si riflette ma dall’altra parte
e c’è una voce che mi dice vieni.
Io a quello specchio mi guardo e non mi vedo
di là si affacciano antiche stanze che credevo dimenticate
sembra di potercisi addentrare per sentire il calore del sole e della luce sulla pelle
ma addentrare sarebbe come percorrere strade di lago e curve
e dietro ogni curva niente più di nuovo da vedere o da sentire.
Così sto qui
le gambe a penzoloni a bordo palco
e suono la canzone che ho imparato
guardo le ragazze in sala che sono tutte belle
e la musica sì che sa attraversare gli specchi.

Gocce di memoria

Fermo, al centro della scena.
Dietro le quinte girano lvetrine.
Ecco quella delle mantovane lucide e dolci
ed ora quella dei binis
minuscole gocce piene di rosolio splendenti e argentate.
Ora quella dei giochi e dei pianti
ed ecco quella dove nevica popcorn
e il gelato sale
magico e multicolore
avvitandosi nell’aria.
Di fronte un ottico
un kebabbaro
un negozio di tecnologie magiche
e anche un riparatore di tecnologie magiche.
Ma quel che vedono gli occhi non è quello che guardano
puoi mangiare un buon panino kebab
menu completo
patatine salsa piccante e bibita
tra minuscole gocce splendenti e argentate.
Non sono ombre della luce di oggi quelle gocce
è stata un’ altra luce che le ha generate
e sono diventate la luce di oggi.
Non puoi cancellare nulla
anzi, se guardi bene
tutt’ attorno
ne fioriscono ancora di nuove.

Sogno viaggiatore

Ho un sogno viaggiatore
come un treno
io gli lascio spazio per fermarsi qui
come una stazione
qualche volta lo fa,
ma sembra che soffra
come gli squali senz’acqua
così riparte sempre
cavalcando nuove fantasie e cieli azzurri.
Ripasserà di qua
con un profumo di pelle calda tra lenzuola bianche
o di capelli al sole sull’erba di un prato
tra narcisi e fiori di montagna
mughetti e zafferano alpino.
Oggi profuma di Natale
di muschio e candele
lo mischio con quelli che ricordo
nella luce calda che entra dalle tende di questa stazione.
Dovrebbe essere quasi l’ora dell’arrivo
e tutti questo ricordare porta a sogni di bambino
vernici invisibili, occhiali a raggi x, per vederla meglio
radio allo strombolio di fragolosio che creano interferenze e bloccano le onde bugiardiche
così dirai la verità.
Ma sono così tanti e veloci che all’ ultimo non ricordo il primo
così ho pensato..
da grande non servono mica tutte quelle cose,
basta chiudere gli occhi e appaiono volti e paesaggi
basta premerli un pò di più coi pollici e si mischiano le nuvole
poi le oltrepassi fino ad arrivare alle stelle sul fondo della retina
pianeti e anelli e soli gialli intorno dai contorni sfavillanti
e la solita scritta, bianca e sfolgorante su sfondo rosso.
Quando apri gli occhi è ancora lì,
proiettata sul muro bianco
e ti accorgi che in negativo
è un enorme fungo atomico in un cielo in fiamme.
“ma come fanno gli angeli a volare in un cielo rosso rosso?”
E lo stai a guardare.