Quella statua,
quella che dal suo piedistallo mostra seni marmorei
quella che hai fotografato mille volte
girandole attorno
per mille uniche pose.
Quella che hai desiderato si muovesse
e sollevasse un po’ i seni, verso il cielo
reclinando il capo.
L’ hai filmata, 25, 30, o anche a 60 pose al secondo
e tutte uniche e inamovibili.
Poi un giorno, o notte, lo fa
scende sinuosa dal suo piedestallo e lo fa,
tutto quello che avevi già sognato fa.
La mattina dopo ti svegli e aspetti sera
(e la sera non arriva mai).
