Oggi sotto il sole..
Mese: giugno 2019
L’ angelo e la pazienza
C‘è una femmina in Buenos Aires
con gli occhi che fan moneta
e con l’anima sta inquieta
e più lontana che può.
Mixando
C’è una femmina un po’ ossidata
e un maschio che fa cilecca
spruzza un po’ di disossidante
e vedrai che poi va.
Za za..
Un filo d’ olio
Un filo d’ olio e siamo pronti
olio rosso
a nascondere le rughe del tempo.
E brillerà ancora ai riflettori.
Un filo d’ olio e siamo pronti,
Lei a brillare
Io a sudare, nel pomeriggio,
a montare il palco.
La giornata è bella calda..
Una Citta’ Per Cantare
…e così.. sabato a Barlassina e Domenica a Seregno.
Da quali trombe scosse…
È raro sentire cantare in strada
molto più raro sentire fischiare
o fischiettare
se qualcuno lo fa
l’aria sembra fargli spazio
ti sembra che un refolo muova
la flora dei tuoi pensieri
ti metta dove prima non eri;
ma come passa chi fischia
la noia stende le vertebre al sole
e tu rientri dov’eri
dietro il douglas dei serramenti
dentro il livore
degli appartamenti
al tango delle dita sul tavolo ti chiedi
da quali trombe scosse
scrollate le mura
per quali brecce potremo vedere
– fresca –
come un sogno appena sbucciato
la terra che calpesteremo, allegri.
PIERLUIGI CAPPELLO
“Gerico”
Non per forza angeli
Perchè per forza angeli?
Fossero anche due lupe
a venirmi a cercare un giorno,
due lupe Selvatiche
a pelo nero come i Merlo
le seguirei.
Oltre le margherite,
e i ciclamini
fino alla cima,
alla radura oltre il bosco,
la radura dove nascono i narcisi.
Allora sarò un narciso,
non dovessi farcela sarò un ciclamino.
Anche una margherita andrebbe bene.
Tulipani (Mesolella – Benni)
spalancò i petali e fu bocca e cratere…
Una poesia
T’ ho scritto una poesia d’ amore
o almeno credo che lo sia
se così non è vuol dire che ho sbagliato tutto sull’ amore
e non sarebbe una novità, sbagliare tutto.
Ma non si può riavvolgere il tempo,
ormai l’ ho scritta,
stracciata e lanciata nel vento che agita gli alberi,
non la leggerai.
A me basta che passeggiando
tu senta come una contentezza in cuore,
per il sole che splende nell’ azzurro,
per un raggio di luce sulle piume di un pettirosso,
o per un fiore testardo cresciuto tra le crepe di uno scalcinato muro.
Ma ancora di più per uno stormire di foglie degli alberi che la sanno.
Mi basta che la sera, in camera, ascolti uno stormire di foglie
e nasca una carezza con un’ altra poesia a vento.
che arrivi là,
dove sTiAmo.
Canzone
Fuori la pianura scorre
e intanto l’ auto nella pianura va,
di te seduta al fianco
non c’è traccia nella realtà
ma quando punti il dito al cielo
verso un sole che non c’è
chi se ne frega di tutta l’ acqua
di tutta quest’ acqua che viene giù.
Corrono gli alberi corrono
l’ acqua confonde paesaggi e bugie
e in tutta questa confusione
son sicuro, non eran mie
la strada corre dritta
l’ acqua nasconde dove si va
e allora chi se ne frega
se non era proprio la verità.
Di te seduta al fianco
non c’è traccia nella realtà.