Ho disegnato una donna poesia.
Ha grandi colline rigogliose e fiorite
baciate dalla luce
che ne segue,perfetta, il profilo
come fosse carezza luminosa.
Colline così belle che a guardarle ci si perde
e poi si inciampa, e si rotola,
come pietre verso valle.
Ma senza paura si rotola
e ci si trova sdraiati al centro della pozza,
proprio sotto la cascata che scende dalle colline.
Una cascata così bella che l’ acqua ti prende con sè
e riprendi la discesa in un’altra valle,
attraversi la pianura come farebbe l’acqua
verso il bosco che nasconde il lago.
E’ un bosco di maggiociondoli fioriti
dove passa la transumanza degli unicorni
che vanno a bere al lago, fiorito di alghe verdi.
Sopra a tutto c’è il cielo,
nel cielo tutto quello che non so dire.
Ma quello l’ho disegnato su carta sottile
che adesso ondeggia i fianchi, trasparente, al vento
e sculetta.