Forse bisogna scordare le immagini che fanno le parole nella testa
così che se dico mela non si veda Eva
e se dico Eva, il serpente.
Ma non si può
e così Tempo è un fiume che corre veloce in superfice e lento nel profondo
e nel profondo stanno le parole amate, e i nomi,
il suo è pelle e soglia di oscurità profonde.
Intanto la sua immagine scorre sulla superfice, distorta dalle onde
tremolante e vacillante, come su malferme gambe e quasi trasparente
ma è solo un riflesso, un vestito del tempo, che viene dal profondo
un’immagine fatta dal suo nome nella testa
guardarla è vertigine del profondo.