http://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=50202

Il borgo era pieno di luce,
sulle case la luce disegnava figure tra arabeschi e scritte.
Non è magia,
una fila di proiettori a bordo lago la spara sulle case.
Ma incanta lo stesso,
la bellezza incanta sempre.
Oltre i proiettori il lago era nero,
così il cielo sopra
era la notte delle stelle.
Cinque facevano da corona al lago
e una al centro,
non la più bella,
erano tutte belle.
Era la notte delle stelle ma nessuna è caduta
così brillerà ancora, almeno un altro anno
e poi un altro
e un altro ancora.
Cinque facevano da corona al lago
in cerchio, e una al centro,
non la più bella.
La più bella è caduta anni fa,
tanti,
non ricordo quanti,
troppi.
E la colpa fu mia.
In foto “Lo sguardo del viaggiatore”, Giorgio Oprandi
