J519 (1862)
Era caldo – dapprima – come Noi –
Poi vi si insinuò
Un Senso di Gelo – come brina su un Vetro –
Finché tutta la scena – scomparve –
La Fronte copiò la Pietra –
Le Dita divennero troppo fredde
Per dolere – e come il Ruscello del Pattinatore –
Gli occhi indaffarati – congelarono –
Si irrigidì – e fu tutto –
Affastellò Freddo su Freddo –
Moltiplicò l’indifferenza –
Come se solo l’Orgoglio gli restasse –
E anche quando con le Corde –
Fu calato, come un Carico –
Non diede alcun Segno, né si oppose,
Ma cadde come un Diamante.
Traduzione di Giuseppe Ierolli