L’aria è quella delle chiesette alpine
vuote e mute di suono e sacre
le stanze invece quelle dell’eterna musa incantatrice
così sto avvolto e silenzioso nella luce delle vetrate
e guardo lei e il suo corpo avvolto nella gioia degli occhi miei.
L’ho già vista mille e una volta in mille pose nelle più ardite fantasie del cuore
l’aria adesso è quella dei doni preziosi e attesi a lungo solo per me
lei nella stanza il corpo gioioso muove
ecco, vedi si capovolge e supera le mie fantasie
le labbra apre per affondarci un bacio.
In quelle stanze sono istanti eterni come lei
lei che con le mani s’accarezza come per accarezzare la gioia mia
mi guarda, come a dire guarda e metti le mani qui
sbrigati, è solo gioia da godere.
L’aria adesso è quella delle stanze mie
calma e ferma e adesso piena della lucida gioia sua.