Magari fosse sempre sempre così.
Tu ti alzi sulle gambe incerte e mi corri incontro
io apro le braccia e ti prendo.
Ma non deve essere sempre così.
Ogni volta parti da un po’ più lontano,
io vado un po’ più indietro, questo è il gioco
e anche qualche caduta è da mettere in conto,
ma niente paura,
così quando sarò troppo indietro saprai andar sola,
sicura sulle gambe forti.
E poi sogna,
sogna sempre braccia altrettanto sicure per approdo.
Poi con le tue gambe forti, porta me al lago quando vuoi,
quello dove ti porterò a sentire il suono delle onde che battono la riva
o i bisbigli della breva che passa tra le foglie degli alberi
così che tu possa riconoscerli un giorno
perchè ogni albero ha la sua voce
e sotto quell’albero ritrovare due braccia sicure come rifugio.
Quando ne avrai bisogno.
Quanta tenerezza in questi tuoi bellissimi “pensieri” caro Franco…
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Grazie Carlo
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e che il tuo augurio alla bimba si avveri!
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