Sai quegli abiti che accendoni il desiderio?
Che fasciano il corpo e quasi ci spariscono sulla pelle
e a ogni mossa mostrano il sogno tra trasparenze e velature.
Ecco, lei non ne bisogno
è l’abitante di un abito che non esiste
è metà carne viva e metà sogno
ecco, lei è la carne e il suo abito è il sogno.
E va e viene rapida tra le mille trame del sogno
e sgorga come da fonti impetuose e scorre a lago
dove sprofonda e canta.
Canta parole da decifrare impossibili da ricordare
eppure sono i miei scordati sogni
sono solo corde da accordare.
Per sognarla ancora come non la dovrei sognare.