Il canto del cigno

Ecco il giglio bianconuvola
che si fa cigno sotto il vento
forse esegue il suo canto
che domani si va.

Con il petto respirante
d’allodola un po’ gigante
che si fa lupa pronta al balzo
se il vento soffia di un po’più.

E poi il soffio che la giravolta
e la sparpaglia capovolta
poi un aereo l’attraversa
e lascia un pizzo bianco lassù.

Resta un sesso frastagliato
bianca vela di nuvola
nello spazio delimitato
dai gialli e dai blu

Poi al solito m’appisolo
ed è così che finisce il sogno
che domani si va.

2 pensieri riguardo “Il canto del cigno

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