Un giorno verrà il mio angelo
quello che chiamiamo il custode
e che scorgo a volte, sulle cime dei silenzi
quando sto in ascolto sui muretti di pietra a lago
verrà su un’ husqvarna rossa fiammante
proprio quella che desideravo al posto del mio Motobi blu scassato.
Gireremo per le cave d’argilla oltre il bosco
e guaderemo i fiumi
ci infangheremo fino alla pelle nuda.
Avrà una chitarra rossa sulle spalle
proprio come la mia
al posto delle ali
e faremo concerti in tutto il mondo!
Poi, mai stanchi, andremo a donne
lui saprà da chi andare,
e mi porterà anche a trovare amici
e parenti.
Proprio come i miei cari vengono, la notte
a trovare me.
Ci divertiremo un sacco.
Quell’angelo, che ci cammina accanto, sarà vicinissimo in un percorso speciale,in cui apprezzare il lato selvaggio della campagna, e il suo incontaminato silenzio. Ritrovare, poi, il fascino, d’affetti cari, mai dimenticati, gli stessi, che la notte, si fanno trovare….
Poesia bellissima, come ogni tua…
Buon pomeriggio e un saluto, Franco, silvia
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Grazie!
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