Inclinò la testa a destra, o a sinistra, non ricordo
e fu sguardo dolce, di bambina
di una tenera e matura età.
C’era un profumo di ginestra, o di rosa, non ricordo
come un olio sulla pelle
di una venere senza età.
Questa è la guerra che dicevo
tra quel che è stato e quel che mai sarà
quando alzerà la testa fiera
e nel buio della bocca una scandalosa lingua mostrerà.
Questa è la guerra che dicevo
tra una venere morente e quella che rinascerà.

Eh, caro Franco…quella è la guerra che perdiamo ogni volta che le labbra di quella bocca ci fanno conoscere lo ‘scandalo’…davvero bellissima questa lirica. Ciao
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Grazie! Un saluto
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Grazie a te. Ricambio il saluto
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