Brughiera

Le mattine di novembre è così
si sveglia piano, la brughiera di mattina
tutta bagnata di rugiada e nebbia
penetrata nel profondo da un sole che non riesce mai ad asciugarla
intanto lei estrae lingue di nebbia e le infila tra gli alberi
e gli alberi sembrano tristi, così spogli e nudi
come la brughiera.
Ma non è vero
sono solo lontani nella memoria
e nella memoria li canto
perchè io sto guardando il parcheggio dell’ Iper
e i suoi lampioni spogli.
Lei è solo lì, e sta
e lascia che il mattino la inondi
e non è che ti aspetta ma chiama
e non ci puoi andare.
Farò un’ autocertificazione ad hoc nel pomeriggio:
“Il mondo è ancora bello.”
E ci devo andare.

9 pensieri riguardo “Brughiera

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