Passavo ai bordi di un campo ieri
il sole era appena calato
i colori stavano svanendo in una scala di grigi.
Passavo a bordi di un campo
l’ auto in silenzio elettrico
nel campo un albero, solo, e un cespuglio a fianco
la nebbia saliva lenta a prenderseli
come un espiro bianco della terra.
Pareva un paesaggio da fiaba di Novembre.
Fiaba non vera, nell’ abitacolo il clima puntato a 21
teneva l’ aria asciutta e calda.
Avrei potuto fermarmi, e farlo vero quel paesaggio
toccare con mano il freddo, l’umido e l’ albero
ma più avanti mi aspettavano altre cose vere.
E dolcetti, e scherzetti.