Ma guarda tutti questi altrove tanto ricercati
fotografati, incasellati, in minuscole cartelle
con data e luogo e nome
e perfino duplicati
un po’ per non scordarli
un po’ per il timore di perderli.
Belli, perfetti e nudi e crudi
che la fotocamera non mente (quasi) mai
forse tutti quegli altrove non sono altro che specchi
baluginii e riflessi
velate chimere splendenti al sole.
Forse tutti quegli altrove sono qui
in forma di qualcosa di mai smesso di percepire
qualcosa di cui non si ha memoria
perchè memoria non c’è.
E non ha nome e non ha data o luogo
ma è proprio qui.
Ci siamo dentro.