Tempesta

E sempre si calmano le tempeste
e un giorno glie lo dirò
che era proprio lei, quello scurirsi del cielo
quell’aprirsi in vortici di colore rosso
quelle due nuvole bianche e grandi, rimaste fuori
ma ancora per poco.

Un giorno glie lo dirò
che prendo il mio stendardo
lo agito contro il cielo, come fosse il corno
dell’unicorno degli arcobaleni
e lo infilo tra le nuvole, che vorrebbero svanire
finchè ritorna il blu.

Sì,
un giorno glie lo dirò
che è così che calmo le tempeste
anche se glie l’ho detto già.

7 pensieri riguardo “Tempesta

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