Mi sono sporcato un po’ di terra
sdraiandomi tra i ciclamini, e le foglie morte e vive.
Mi sono sdraiato a guardare il cielo
e la luce che entrava, lacerante, dai rami
negli orecchi un tuono rombante d’acqua
e presenze intorno, che mi abitano e abiteranno
tutte nella stessa luce.
Proprio qui
qui dove ero venuto per stare da un po’ da solo.

In un luogo di quiete, i rumori della natura diventano protagonisti di suoni speciali, alimentando la fantasia dell’anina. Versi belli
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Grazie Silvia!
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❤️🐾
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Ciao Franco, link, y saludos
Juan
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Grazie mille!
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