Il pensiero,
questo è il guaio.
Il pensiero veloce.
Segue idee lontane nel tempo,
ricama arabeschi su pentatoniche minori
che le dita stanche non seguono.
È così che qualche nota salta,
tu le senti lo stesso, ma mancano nel rewind.
Nessuno se ne accorge se non conosce l’ idea originale.
Così il tuo corpo,
danza sulle stesse pentatoniche,
seguendo lo stesso pensiero
io lo vedo danzare,
anche se al rewind sono solo immagini statiche
e fotogrammi mancanti,
forme fuse nel bronzo e ferme nel tempo.
La modella ha le dita stanche
e nessuno se ne accorge.