Com’è che diceva la Merini?
“La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.”
Ma non è così semplice mostrare la carne del desiderio
o un fiore di pensiero farsi duro davanti al Vero.
https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=58713
Quant’era bello il mio lago ieri
bello bellissimo
tanto da sembrare un quadro
e forse proprio questo era
un quadro in una stanza vuota.
Poca gente attorno
a tratti nessuno
così a chi lo dico
guarda questo è il mio lago.
E così nessuno vede i suoi sogni
danzare sull’acqua tra le onde.
Non così quest’altro lago di oggi
sperso e nascosto in mezzo al bosco
qui non viene mai nessuno
solo qualche viandante che passa
o un ragazzino a pesca d’illusioni
con la canna di ramo di quercia.
Tutto è rimasto com’era
alle spalle il solito capanno
nel folto del bosco qualcuno si dà gioia
come fosse la prima volta.
E in fondo è proprio così
che come fosse è come è se ci credi
qui gli anni non sono passati
li ricordi soltanto al ritorno
per un po’ di fatica in più a pedalare.
Qui i ranocchi saltano nell’acqua
veloci come le tue dita
due betulle si alzano al cielo
sinuose come il tuo corpo.
Una tartaruga traccia cerchi nell’acqua
e onde
ed ecco ancora i tuoi sogni.
Perchè tu sei come me
nascosta nel folto del bosco
nello spazio tra i rami ti dai gioia.
Perchè tu sei come me
sapessi quante ne ho fatte
cancellate e rifatte
che guarda sembro così ridicolo.
Così oggi ho fatto anche questa
e sapessi amore quante ancora ne farò.
Perchè tu sei qui.
E riempi il silenzio.
È così
questa vita puttana è così
torni a casa la sera, con le palle sudate
{o le labbra bagnate}
e ti fai un bidè.
Apri il frigo
a cercare la luna
e la luna non c’è, tra le uova e il patè.
Allora vai alla finestra
occhi al cielo scuro scuro
senti i cani abbaiare alla luna
o a un’ambulanza lontana
come a dire sono qui.
Ma la luna non c’è
è solo umano sentire
forse abbaiano a un richiamo che non riconosciamo più.
Sono qui e sto bene
così spero di te
sono cose che si dicono gli umani
insieme a un like ed ai sorrisi
a un copiaincolla di parole
alle immagini ed ai suoni
che non sentiamo neanche più.
È così
è così questa vita puttana quando il giorno finisce
si spegne il giorno e la luce e lo schermo
e domani si vedrà
Forse domani torneremo
torneremo a casa la sera
con le palle sudate
{o le labbra bagnate}
per farsi un bidè.
E magari intanto da coglioni penseremo
poveri francesi.
If(c’èsempreunochestapeggio);{bellalavitacolbidè}
https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=58649
Lei è paesaggio,
di quelli visti da un belvedere sui monti
quei belvedere da dove la vedi tutta, intera
e tu credi di essere andato lì per guardarla
me è lei che ti ci ha portato per svelarsi.
Quei belvedere da dove non andresti più via,
dove ci staresti un’eternità, senza invecchiare mai.
Da lì la vedi tutta, intera,
e non sai cosa guardare
perchè lei è il cielo
dove appare immensa
vestita di nuvole e sole.
E’ il profilo sinuoso dei monti
è il nome di tutti i colori che vedi
è un’ala rossa, che veleggia tranquilla sul lago
è il verde dei monti
l’ arancio dei tetti di tegole
che dall’ alto non nascondono un giardino segreto.
E’ il falchetto che scende a spirali lente
e si butta d’improvviso in picchiata, veloce, alla preda
e tu sei la preda, e ti piace.
E’ il nero, profondo e umido del lago
che si intravede tra i rami spogli del suo bosco.
La notte si fa contorno di stelle,
e il nero si fa mistero.
E ancora è paesaggio
di quelli visti dal balcone di casa
di giorno
quando sogni.
Perchè lei è sogno.
E non so se è l’ anima mia o la sua
che vive in un mondo altro, senza tempo
sognato dentro questo mondo.
Ma so che è Femmina.
È acqua di lago, che scende dalle nuvole gravide quando piove,
è il suo modo, di bastarsi da sola.
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Quando apparirai
nel riquadro della porta
sarà così veloce e repentino
da non capire se arrivi o vai.
Allora penso piazzerò due fotocellule
proprio allo stipite
una collegata all’interrupt del cuore
e tante righe di codice
quanto la cifra degli anni tuoi
per capire la direzione
se vieni o se vai
o se perplessa stai.
E se non scatteranno
capire che semplicemente non ci sei.
Lo so, ne basterebbe una
se tu fossi l’ unica
e un gran verde fuori cambierebbe di stato entrando
verso un rosso soffuso
ma tu al solito stai
ed è un eterno lampeggiare
tra verde e rosso
oppure semplicemente non ci sei
e c’è sempre un gran verde fuori.
Ma se un giorno davvero verrai
non ci saranno fotocellule e luci
righe di codice o illusioni
a dire che sarai qui.
Però tu porta il tuo nome
la cifra esatta degli anni tuoi
le strade percorse e i sorrisi
disegnati sul corpo,
non scordare i dolori.
Non portare vestiti
leggeri o pesanti
che non servono qui.
A volte sembra che arrivi davvero
ma poi sei sempre un blackout.
https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=58594
Non erano i soliti lampi stanotte,
era una raffica di scintille a illuminare il buio
come lanciate dalle ruote dei carri degli angeli.
Se ne sentiva il rombo
mentre passavano sulla strada disegnata dalla luce, all’orizzonte,
se ne sentiva il rombo, sordo, continuo,
come passassero su un ponte di pietre sul vuoto,
diretti alla dodicesima stanza
dove tutto ha inizio.
La pioggia intanto suonava una ninna nanna.
la bacchetta del mago
..stanotte qui c’era un gran diluvio, lampi, tuoni e un gran vento
Parole lette Parole scritte
passi senza orme
spazio d'incontro artistico-letterario/auto-biografico: donne di ieri e di oggi
18-3-2022 ( testi e fotografie dell'autore)
Il mio mondo sono i libri!
POESIA SEI LA LUCE CHE MI GIRI FIN QUANDO NON MI CANTI
“I libri si rispettano usandoli.” U. Eco
qui si beve di tutto: servitevi !!!
Intreccio parole e ne faccio poesia
Vôla bas e schîva i sas
stay calm within the chaos
stellare
paola pioletti
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