C’è un luogo, lungo il Lambro dove il fiume accelera
scende bianco, dalle rapide artificiali
prende forza e velocità
per l’ antico mulino in disuso.
Il fiume spumeggia e si mescola all’ aria
si insinua in ogni passaggio
corrode le pale della ruota arruginita
che ormai non gira più.
Se ti fermi, e stai a guardare,
dopo un po’ ti trovi a pensare come lui
veloce e brioso.
Ma quando esce dalla strettoia
di colpo s’ acquieta
il fiume riprende la sua calma,
puoi seguirne il corso
con lui, dalla ciclabile a lato
pedalando senza fretta,
e dopo un po’ ti trovi a pensare come lui,
calmo.
E c’è un posto da dove non si vede il fiume
come qui, adesso
e ti trovi lo stesso a pensare come lui,
impaziente di uscire dalle rapide.