Intanto che il mondo fuori è vivo più che mai
qui dentro c’è una gran pena
per i prati vuoti, di bimbi e di giochi
per i narcisi senza spettatori
per le croci ai monti senza scalatori.
Da bimbo sognavo le stelle
nei sogni di un bambino
poi dal buio tra le stelle appariva sempre lei.
E si giocava al gioco dell’amore.
Ora che tutte quelle stelle brillano più che mai
non c’e nessuno in spiaggia
in riva al lago col naso insù.
Ma loro brillano
comunque
e ci chiamano
insieme al sole che disegna aloni
e arcobaleni in cielo.
È acqua che va, dalla terra al cielo
acqua che torna sempre, da un foro nella roccia
per scendere a lago.
Ed è così che torneremo, come acqua che scorre
a correre ai prati.
Dicono che l’uomo dimentica, e non impara mai
ma credo che stavolta
con un po’ piu di attenzione
su spiagge felici
il sole ci riscalderà.
Li porterò ancora al mare
e li farò giocare
vedrai come mi divertirò.
succederà?
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Beh, io correre non so, e poi fumo pure. Ma altri di sicuro
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Pure io fumo.
Però… poco 😊
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Eh io troppo, ma da qui al tabacchino non ci sono prati. E oltre non si può
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Beh.. nessun rimpianto, allora!😉
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L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lava.
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