Tutti quei poeti.
Proprio come le ragazze della Nuit, night in quel di Sondrio
quelle che si facevano offrire un prosecco, o altro, per alleggerire un po’ i clienti
quelle che poi magari ne prendevano un altro
perchè il posto non era un granchè
perchè il posto sembrasse più bello, un pò rosè
e i clienti meno stronzi.
Ma il posto non si faceva mai più bello..
finiva a borsettate e colpi di tacco dodici.
Tutti quei poeti.
Questo posto dove stiamo non gli piace
e allora si beve un caffè, dolce,
e ci fuma una sigaretta sopra,
poi magari si fa anche una canna per farlo più bello,
e un’altra per visioni di domani,
ma il posto non si fa mai più bello e allora si prende una pasticca,
o si inietta qualcosa nelle vene fin quando arriva al punto che si dimentica cos’è che doveva diventare più bello
ma continua a riempirlo di bollicine.
Sarà anche uno strano accostamento, con le ragazze della Nuite,
ma alla fine vomitano uguale nei bagni anonimi.
Facendo questo posto meno bello.
La musica offre sovente l’illusione di stati mistici. (Catta Renè Salvator).
E crea dipendenza, proprio come il vino, ma preferisco la musica. (franco)
https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Poesia&Id=53642