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La mia dirimpettaia
la mia dirimpettaia è uscita sul balcone
ha afferrato le piantine una dopo l’altra
facendo forza le ha tirate fuori dal terriccio
le ha capovolte, le ha ficcate nei vasi
ha interrato pistilli petali foglie rametti
ha lasciato fuori all’aria le radici
sporche di terra, allucinate
le ha innaffiate premurosamente
dicono che sia depressa
ma forse conosce un segreto
intravede un’altra possibilità
*
Nel cimitero della mia città
1.
Nel cimitero della mia città
vengo a fare una cosa.
In tuta, con le scarpe da ginnastica
corro lungo i vialetti.
Senza farmi vedere
corro sopra le lapidi.
Le parole sono tombe. Le tombe
sono parole. Io
corro sulle parole
inventate dai morti.
2.
Io so che le parole
contengono i desideri dei morti.
So che ci piaccia o no
ci tocca realizzarli.
Lo stiamo già facendo.
Lo facciamo da sempre.
Io attraverso la frase
la impregno…
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