Fin qui e non oltre

Forse è una prerogativa dei nati al lago.
Quel confine di montagne sempre davanti agli occhi
e unico sbocco il cielo.
Il suo mistero infinito troppo lontano per un bimbo,
o un vecchio.
Tutto è qui davanti,
il sole che luccica sull’ acqua,
il vento che la increspa
e anche i lampi che la impauriscono.
Se c’ è un infinito, per un bimbo è oltre le montagne,
oltre il cielo,
per lui lo spazio di là non è limitato
forse non c’è paura dei lampi
o desiderio che torni il sole
l’ infinito non muore mai contro le montagne.

Niente paure
niente desideri
niente finzioni
niente aspettative di tempo.
Chissà se ci sono i suoni.
Niente di niente.

Allora io voglio stare di qua,
se non ci sono suoni voglio stare qua
voglio andare ancora a pescare sul lago
sperando non piova
che poi è anchel desiderio del sole.
Con una radiolina
e magari un libro
o perchè no, un topolino, nell’ attesa che abbocchi.
E se pioverà ci sarà sempre un portone per ripararsi.
Tutte quelle goccie si aggiungeranno al lago.
Che rimarrà lago.
E canterà andando al mare.

E’ di qua che voglio stare.
In questa infinita finitezza.

20180422_150222

24 pensieri riguardo “Fin qui e non oltre

  1. amo l’abbraccio del lago, col suo placido umore posso condividere quiete e pacatezza, e non mi disturba affatto quel senso di finitezza delimitata dalle sue sponde. In fondo rispecchia un po’ il mio animo quando si trova nel suo stato inalterato.

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      1. Sì anch’io, ma quello della Liguria, per via delle montagne e insenature. Quest’ anno sarò sull’ adriatico.. sabbia a destra, sabbia a sinistra, acqua davanti e hotel dietro. Ma i nipotini lo renderanno bellissimo.

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